Maria Elisabetta Novello - Bioscritture

Maria Elisabetta Novello - Bioscritture

BIOSCRITTURE

Maria Elisabetta Novello

a cura di Giorgia Gastaldon e Stamperia d’arte Albicocco

Lunedì 5 maggio alle ore 18.30 inaugura, negli spazi della Stamperia d’arte Albicocco in via Ermes di Colloredo 8c a Udine, la mostra personale dell’artista visiva Maria Elisabetta Novello “Bioscritture”, inserita nel ricco programma di eventi dell’edizione 2025 del festival “Vicino Lontano”.

Le opere qui allestite, circa una ventina e in larga parte realizzate appositamente per quest’occasione espositiva, nascono dalla fruttuosa collaborazione tra l’artista, originaria di Vicenza ma attiva a Udine da molti anni, e lo staff della Stamperia Albicocco. In questa mostra, Novello presenta infatti una serie di lavori che dialogano da un lato con il tema della natura e di ciò che, giunto a maturazione, è ritenuto scarto, dall’altro con le pratiche tradizionali della stampa e dell’incisione, in un progetto che ben si coniuga con la lunga tradizione operativa della Stamperia d’arte Albicocco. Partendo dai punti fondativi della Carta della terra (2000) – «una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel ventunesimo secolo» – la mostra indaga il ciclo della vita vegetale attraverso il ricorso alla fisiotipia e cioè a quell’antica pratica di stampa che prevede l’utilizzo del piombo puro, qui applicata a elementi naturali di cui è così generata un’impronta, a creare una vera e propria scrittura vegetale.

La mostra, visitabile gratuitamente, rimarrà aperta fino a domenica 29 giugno 2025.

Nata a Vicenza nel 1974, Novello ha concentrato la sua ricerca sull’utilizzo di materie inedite e precarie quali la cenere, la polvere, e altri elementi naturali di scarto. Le sue opere finiscono così per esprimere un aspetto effimero e fuggevole dell’umanità e degli oggetti, che porta in sé la fragilità del contemporaneo e la bellezza e l’instabilità dell’esistenza stessa, come ben dimostra l’allestimento di questa sua nuova personale udinese.

Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’artista vanta un consistente curriculum fatto di una lunga serie di esposizioni personali, della partecipazione a prestigiose mostre collettive, dell’ottenimento di diversi premi internazionali e residenze d’artista. Al suo lavoro sono anche state dedicate rilevanti pubblicazioni, tra cui ricordiamo in particolare il volume monografico “Maria Elisabetta Novello. In Between”, edito da Silvana nel 2021. Le sue opere si trovano conservate in importanti raccolte private e nelle collezioni del MART di Rovereto, della VAF Stiftung di Frankfurt am Main e del Comune di San Vito al Tagliamento.

Novello ha poi presentato le sue ricerche in mostre personali e collettive tenutesi in fondamentali istituzioni italiane e internazionali quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (2020), la XVI Quadriennale al Palazzo delle Esposizioni di Roma (2016), il Museo CAMUSAC di Cassino (2016), il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Casa Cavazzini di Udine (2015), la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone (2015, 2009), l’Ambasciata italiana di Bruxelles (2013), il Museo Civico G. Fattori di Livorno (2012), la Fabbrica del vapore di Milano (2010), la Basilica Palladiana di Vicenza (2004).

Negli anni è risultata vincitrice del “Premio Amarene Fabbri” (2015), del “Premio acquisto per la nuova collezione d’arte contemporanea del Credito Cooperativo di Udine”, del “Premio Fondazione VAF” (2014), del “Blumm Prize” (2013), del “Premio Combat” (2012), del “Premio Arti Visive San Fedele” (2010), del “Premio Borsista 83° ma Bevilacqua La Masa” (1999). Dal 2012, l’artista collabora stabilmente con la Galleria Fumagalli di Milano.